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Piemonte

Regione Piemonte. Convegno lo sport e le regioni d’Europa.

Al convegno hanno partecipato i rappresentanti di tre grandi Regioni d’Europa: Galles, Catalunia, Rheinland-Pfalz
12/03/07
Piemonte informa
Concertazione col territorio, attenzione capillare alla diffusione della pratica sportiva “pulita” e “per tutti” a partire dalla scuola primaria, sostegno a federazioni, società e associazionismo, potenziamento dell’impiantistica e creazione di una fondazione per promuovere il valore etico dello sport: sono questi i punti cardine su cui si svilupperanno le politiche sportive della Regione Piemonte nei prossimi anni.
Il focus è stato fatto durante il convegno “Lo Sport e le Regioni d’Europa” promosso dalla Regione, al Centro Congressi Torino Incontra, come occasione di confronto e dibattito nazionale ed internazionale.

Si è, infatti, ritenuto utile approfondire quanto avviene in Europa, laddove le legislazioni dei Paesi membri della Comunità presentano un quadro articolato della cosiddetta “governance” dello sport, prevalentemente fondata su una ben delineata politica pubblica e con un preciso e decisivo ruolo dei governi regionali.

, insieme al SottoSegretario allo Sport Giovanni Lolli e a rappresentanti delle Regioni italiane e dell’universo sportivo locale e nazionale.
Nel pomeriggio, durante la tavola rotonda “Diritto allo sport, diritti nello sport”, l’annuncio della nascita della Fondazione “Etica e Sport” che sarà presieduta dall’on. Rinaldo Bontempi. Al dibattito hanno preso parte, anche, Gianfranco Porqueddu, Pres. C.R. CONI, Mimma Calligaris (USSI), Massimo Mauro della Fondazione Vialli-Mauro, Tiziana Nasi del Comitato Paralimpico, i giornalisti Sandro Bocchio e Marco Ansaldo e Giovanni Cobolli Gigli presidente F.C. Juventus
“Il Piemonte ha riscoperto con Olimpiadi e Paralimpiadi la sua vocazione sportiva. Contiamo di unificare entro il 2008 in un’unica legge quadro i tre testi sullo sport –ha dichiarato l’assessore allo Sport Giuliana Manica - Stiamo lavorando in concertazione con il territorio attraverso il sistema dei tavoli di confronto: l’obiettivo è far crescere il numero dei praticanti. In Italia abbiamo una media fra le più basse d’Europa, quindi, stiamo investendo molto sulla scuola primaria per la diffusione dell’ attività motoria. Inoltre, abbiamo un bando da 19 milioni di euro per l’impiantistica di cui abbiamo avviato un censimento e con cui daremo priorità, soprattutto, alle realtà più piccole e svantaggiate. Infine, vogliamo promuovere il valore etico dello sport. Daremo vita ad una Fondazione che con l’aiuto dell’on. Rinaldo Bontempi si occuperà proprio di questo”.

Anche il Ministero allo Sport ha avviato il lavoro per giungere a una Legge quadro di riforma dello sport, con perno fondamentale le Regioni.
“Nel sistema sportivo italiano – ha detto il sottosegretario allo Sport Giovanni Lolli – c’è sempre stato un grande assente: lo Stato. Non si può far crescere il numero degli sportivi senza una politica pubblica in questa direzione. Faremo entrare lo Sport nella Costituzione, come diritto da tutelare. Le nostre priorità sono la scuola, l’Italia vi investe solo il 3% di quello che stanzia la Francia, poi la salute e l’impiantistica. Inoltre, abbiamo rigenerato con uno stanziamento di venti milioni di euro all’anno la Banca del Credito Sportivo, in modo che enti locali e società abbiano accesso a un credito agevolato. Quindici milioni di euro, invece, per il 2007 sono stati investiti sul Fondo per i grandi eventi. Insieme lavoreremo per arrivare a una legge che possa finalmente dare una svolta al sistema Sport del nostro Paese”.